Il XX secolo, con il suo carico di tragedie e sconvolgimenti, ha fatto sì che l’idea di umanità non possa più essere pensata innocentemente, afferma Alain Finkielkraut, nel suo nuovo libro Umanità negata (ed. Lindau). Essa ha bisogno di essere concepita in modo nuovo. Il nostro tempo non deve però fraintenderne il significato profondo: né una generica compassione né un astratto umanitarismo possono infatti riscattare davvero i mali sofferti dagli uomini e dall’idea di umanità. Il filosofo, in dialogo con Maurizio Molinari, Direttore de La Stampa, cerca di ridefinire la parola umanità, alla luce degli insegnamenti del passato, e calandola in un presente sempre più complesso, in cui viene dato man mano più forza ad antagonismi e risentimenti
Vi aspettiamo per il prossimo appuntamento della rassegna “Pensieri di Libertà” con un incontro con Alain Finkielkraut, Maurizio Molinari: 29 settembre 2019, ore 11.30, “2019, antisemitismo e pregiudizio”.