Tempo di ringraziamenti

22 novembre 2021

Pochi giorni fa abbiamo saputo che il prossimo 7 dicembre riceveremo l‘Attestato di Benemerenza durante la cerimonia di assegnazione dell’Ambrogino d’Oro. Come potete immaginare questa notizia ci ha riempito di gioia, soprattutto perché è il riconoscimento di un lavoro lungo anni e del valore che abbiamo portato alla città; è anche però, un atto di fiducia per il futuro, e di questo siamo estremamente grati.   

Il premio arriva in un momento per noi particolare: i lavori per il completamento del progetto Memoriale sono ormai quasi alla fine, e ci prepariamo a una nuova fase, un Memoriale 2.0, in cui avremo la Fondazione CDEC come vicina di casa, e in cui la biblioteca, l’aula studi, l’aula computer, le sale didattiche, l’agorà, porteranno nuove potenzialità, ci permetteranno di creare nuovi contenuti e progetti. Ci immaginiamo questa seconda fase di vita del Memoriale come il momento in cui rinnovarci, esaminare cosa abbiamo fatto bene e cosa potevamo fare meglio, ciò di cui ha bisogno il quartiere, la città, e chi ci viene a trovare tutti i giorni.  

Adesso, che stiamo per chiudere la prima fase, che inizia ben prima dell’apertura del Memoriale nel 2013, ma inizia con i primi progetti, incontri e riunioni, e con l’occasione dell’attestato che avremo l’onore di ricevere, è ora di dire grazie a chi ci ha permesso di arrivare qua.  

Il primo grazie va senza dubbio a chi con i suoi dolorosi ricordi, con le sue Testimonianze, è colonna portante di questo luogo: i testimoni sono tanti, e tutti preziosi, a tutti va la nostra riconoscenza. Tra questi, coloro che più hanno camminato con noi, e a cui va un grazie particolare sono Liliana Segre, Goti Bauer, Nedo Fiano. Con loro, ringraziamo anche le loro famiglie, che fanno parte della vibrante comunità che ci circonda.  

A Liliana Segre mandiamo uno speciale abbraccio, non potendo esprimere altrimenti la gratitudine che proviamo per come si spende perché tutti conoscano la storia di questo luogo. 

Pensiamo a chi in questi anni ha ricoperto le cariche di Presidente e Vicepresidente, spendendosi in prima persona e dando il massimo possibile: Ferruccio de Bortoli, Roberto Jarach, Milena Santerini.  

Un saluto a Marco Vigevani, che con le sue idee ha animato di eventi e contenuti spazi che hanno tanto da dare, un luogo pieno di storia, con il sostegno di Luciano Belli Paci, Annachiara Cimoli, Gadi Schonheit, e altri che avremo modo di citare altrove.  

Ricordiamo i due architetti che hanno partorito questo progetto incredibile, e che ne stanno tuttora seguendo il completamento: Guido Morpurgo e Annalisa de Curtis.  

Gli amici della Comunità di Sant’Egidio, riscopritori del valore storico del luogo e fautori dell’operazione di accoglienza di profughi nel triennio 2015-17 ed organizzatori instancabili dell’evento annuale del 30 Gennaio, che ricorda il giorno della partenza del convoglio con cui Liliana Segre raggiunse Auschwitz. 

I nostri amici della Fondazione CDEC, prossimi vicini di casa, in particolare Giorgio Sacerdoti, Michele Sarfatti, Gadi Luzzatto Voghera.  

Chi per tanti anni ci ha supportato nella formazione delle guide e nella gestione delle visite didattiche, l’Associazione Figli della Shoah, con un ringraziamento particolare a Marco Szulc, Daniela Tedeschi, Susanna Barki, Paola Colonna, Margherita Somekh.  

I nostri colleghi di ANED e ANPI, compagni di impegno; un abbraccio particolare a Roberto Cenati, Leonardo Visco Gilardi, Dario Venegoni, Giuliano Banfi.  

Alle Istituzioni che ci hanno sempre aiutato, si trattasse del Ministero dei Beni Culturali, Regione Lombardia, o Comune di Milano: il vostro appoggio non è scontato, e ne siamo estremamente grati. 

Chi a vario titolo ha lavorato per raggiungere questi risultati, per crescere e immaginare nuovi progetti, in particolare Katja Besseghini, Giampaolo Migliorini, Daniela di Veroli, Talia Bidussa, Stefano Fais.  

Un grazie particolare va al team di guide e volontari senza cui sarebbe impensabile per noi fare quello che facciamo. Chi è venuto almeno una volta al Memoriale conosce la loro accoglienza e disponibilità.  

Infine il grazie più grande va a tutti voi, che ci siete venuti a trovare in questi anni, che avete deciso di dedicarci del tempo, ne avete parlato con gli amici e i vicini di casa, avete condiviso foto, avete lasciato un commento gentile, ci avete supportato anche durante l’anno e mezzo di aperture ridotte causa Covid.

E a tutti quelli che decideranno di venire, vi aspettiamo. 

Fondazione Memoriale della Shoah di Milano ONLUS

GIORNI E ORARI D’APERURA

Da lunedì a domenica


10.00 - 16.00

Chiuso il venerdì



Sabato e domenica prenotazione molto consigliata, soprattutto per poter assicurarsi di partecipare a una visita guidata