Le parole della crisi Giustizia, fondamentalismo, genocidio: capire il presente attraverso la Storia

novembre 2025 – febbraio 2026

Le parole della crisi

Giustizia, fondamentalismo, genocidio: capire il presente attraverso la Storia

Tra novembre 2025 e febbraio 2026, il Memoriale della Shoah di Milano propone un ciclo di incontri pubblici che si inserisce in un momento delicato del dibattito contemporaneo, segnato dal riaccendersi del conflitto israelo-palestinese. L’obiettivo è aprire uno spazio di riflessione capace di accogliere voci diverse e affrontare, con rigore, parole oggi cariche di tensione, tra cui “giustizia”, “diritti”, “genocidio” e altre.

Per la sua storia e funzione pubblica, il Memoriale sente il dovere di partecipare a questa discussione. In quanto luogo che testimonia un genocidio avvenuto, e istituzione culturale che ha sempre interpretato la propria missione come ricerca della verità storica, responsabilità civile e apertura critica, non può sottrarsi all’urgenza di interrogare il presente alla luce della memoria. Partecipare a questo confronto non significa aderire a una posizione specifica, ma riconoscere che il dibattito è vivo, attraversa la società e chiama in causa anche il nostro modo di pensare giustizia, diritti, convivenza.

In un clima segnato da polarizzazioni e semplificazioni — tra il riemergere di antisemitismo e la colpevolizzazione di ogni sostegno al popolo palestinese — il Memoriale avverte la responsabilità di offrire uno spazio critico e informato, dove affrontare temi come memoria, genocidio, fondamentalismi, diritti umani, fuori da ogni logica binaria. Accanto a ciò, è urgente riflettere sul futuro della memoria della Shoah. Le tensioni e le domande emerse negli ultimi anni lasceranno un segno su come questa memoria sarà trasmessa e compresa. Interrogarsi su questi cambiamenti significa prendersi cura della sua tenuta etica e culturale. Su questa linea si è espresso Marco Vigevani, Presidente comitato cultura della Fondazione: “Negli ultimi due anni abbiamo assistito a un intenso dibattito su diritti, genocidi e sul senso della Memoria della Shoah, in un mondo che spesso sembra non averne compreso la lezione. Ospitare un confronto aperto e plurale su questi temi ha un’utilità pubblica fondamentale, soprattutto in un luogo che ha sempre trovato la propria ragione d’essere nella funzione educativa e universale della trasmissione della Memoria. La Fondazione Memoriale della Shoah vuole essere questo spazio, accogliendo voci diverse e autorevoli.”

Il Memoriale vuole essere, oggi più che mai, un presidio culturale e civile che, attraverso conoscenza storica, rigore etico e apertura umana, contribuisca a una comprensione condivisa e profonda della realtà. Come dice Milena Santerini, Vicepresidente della Fondazione Memoriale, “In un tempo di guerre armate e guerre culturali è importante fermarsi a riflettere e ad ascoltare. Il percorso che proponiamo cerca di comprendere come la memoria storica, la giustizia e i diritti umani si intrecciano nel nostro presente, tra eredità della Shoah e nuove forme di fondamentalismo”

 

Incontri in programma

13 novembre, ore 18.00: DIRITTI
L’impegno ebraico per la giustizia e i diritti umani.
Un incontro dedicato al profondo contributo del pensiero ebraico alla promozione della giustizia e dei diritti umani nel mondo contemporaneo. A partire da figure emblematiche come quella di Albie Sachs, attivista anti-apartheid e giudice della Corte costituzionale del Sudafrica, e Raphael Lemkin, giurista che coniò il termine “genocidio”, si rifletterà sull’etica ebraica dell’impegno civile. Un vero e proprio excursus lungo la storia dei movimenti di liberazione, che dell’unione di lotte e realtà diverse hanno fatto un proprio pilastro.
Intervengono Claudia Mazzucato, docente di diritto penale e giustizia riparativa, Massimo Giuliani, studioso di pensiero ebraico e filosofia, e Francesco M. Cataluccio, saggista e scrittore, in un dialogo tra memoria, diritto e responsabilità. Un’occasione per esplorare come valori antichi continuino a ispirare le battaglie per la dignità umana. Modera: Marco Vigevani

11 dicembre, 18.00: SHOAH
Distorsione della Shoah ed effetti sulla trasmissione della memoria
L’evento propone una riflessione sulle manipolazioni storiche della Shoah e sulle conseguenze che queste hanno nella costruzione della memoria collettiva. In un’epoca segnata da revisionismi e negazionismi, si esplorano i rischi legati alla distorsione del passato e le responsabilità educative e culturali nel preservare la verità storica. La funzione educativa della memoria della Shoah è stata oggetto di acceso dibattito pubblico negli ultimi anni, soprattutto nel contesto delle riflessioni e tensioni legate al conflitto Gaza-Israele. Intervengono il direttore della Fondazione CDEC Gadi Luzzatto Voghera e la scrittrice e traduttrice Elena Loewenthal. Altri ospiti in attesa di conferma, Modera Milena Santerini.

14 gennaio, 18.00: GENOCIDIO
Genocidio: significato, uso e abuso nel dibattito pubblico
Il termine “genocidio” è al centro di un acceso dibattito nel discorso pubblico contemporaneo, spesso utilizzato in contesti politici e mediatici con implicazioni profonde e controverse. L’incontro offre un’analisi critica sull’evoluzione storica, giuridica e culturale del concetto, soffermandosi in particolare sull’attuale conflitto israelo-palestinese e sulle sue ricadute nel linguaggio e nella percezione collettiva. Una riflessione tanto delicata quanto necessaria, resa ancora più rilevante dal fatto che si svolge in un luogo come il Memoriale, che ha come missione sociale la conservazione della memoria di un genocidio. Intervengono Marcello Flores, Andrea Graziosi e Arturo Marzano. Modera il giornalista, Direttore de Gli Stati Generali, Jacopo Tondelli.

febbraio 2025: FONDAMENTALISMO
Fondamentalismo e politica
Il fondamentalismo, in diverse forme religiose e ideologiche, continua a influenzare profondamente il dibattito pubblico e le dinamiche politiche contemporanee. L’incontro propone un’analisi critica delle ideologie radicali e del loro impatto sui processi democratici, sull’informazione e sullo spazio del confronto civile. Una tendenza che si è resa ancora più evidente negli ultimi anni, con un dibattito politico sempre più polarizzato, incapace di riconoscere la complessità e le verità dell’altro.

Entrata libera fino ad esaurimento posti, si consiglia di prenotare scrivendo a eventi@memorialeshoah.it

GIORNI E ORARI D’APERURA

Da lunedì a domenica


10.00 - 16.00

Chiuso il venerdì



Sabato e domenica prenotazione molto consigliata, soprattutto per poter assicurarsi di partecipare a una visita guidata