In questi giorni potere trovare delle teche con un collezione di documento al Memoriale della Shoah.
Per raccontare il perchè sono esposti, partiamo dal 17 novembre 1938, quando vengono approvate le leggi razziali in Italia – La Cittadella degli Archivi custodisce i registri del censimento degli ebrei di Milano, realizzato proprio in quell’anno, fondamentali per l’applicazione delle leggi razziali.
I fascicoli, raccolti, analizzati, ricondizionati da Cittadella in tre anni di lavoro, sono uniti nel cosiddetto “Fondo Israeliti. Questi documenti possono essere considerati il primo atto di discriminazione nei confronti dei cittadini ebrei, italiani e stranieri, residenti a Milano.
Il fondo archivistico comprende dati e informazioni dal 1938 al 1943: è composto da 58 registri e 125 buste che contengono le schede di registrazione degli ebrei perseguitati, tra cui compaiono anche i nomi della famiglia Segre.
Alcuni di questi documenti sono ora in parte esposti al Memoriale della Shoah, per la riscoperta di come quella discriminazione nacque e si sviluppò negli anni a seguire. Chi viene in visita trova quindi l’evoluzione della discriminazione, raccontata attraverso i documenti relativi alla famigia Segre e Schapira. Storie familiari che diventano emblematiche di quella di un’intera comunità, per capire meglio come questa storia è stata possibile.
👉 Domenica 26 novembre le visite guidate verranno introdotte da una breve spiegaione dei documenti in mostra.
👉 Iniziativa in collaborazione con Comune di Milano e Cittadella degli Archivi
